Autoritratti dove la sagoma a volte è impercettibile, altre più definita.
Situata nello spazio a distanze sempre differenti in base alla relazione che ho con quel luogo.
Scegliendo sempre luoghi che richiamano l'immaginario che abbiamo della città di Milano; quasi a ricordare le tanto amate quanto non più usate cartoline.
Luoghi completamente privati di figure umane, a ricordare quanto ci si senta soli in queste grandi metropoli.
La nostra presenza è impercettibile e non può cambiare la fisionomia della città.
Ci siamo perché abbiamo scelto di esserci, ma non siamo abbastanza importanti per modificare il suo aspetto.
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